

I NUMERI DEL FENOMENO STALKERWARE . Durante quest’anno di pandemia, in particolare nei mesi di lockdown, si è assistito a una esacerbazione del problema del controllo e dello spionaggio. Tale fenomeno si è manifestato grandemente, su più fronti e a vari livelli. A tal proposito, la Avast Threat Labs della società di sicurezza Avast, ha rilevato come rispetto al 2019, ci sia stato un ulteriore e forte incremento nell’utilizzo di spyware e stalkerware da marzo a giugno 2020, rispetto ai primi due mesi dell’anno 2020 appena trascorso e cioè prima che cominciassero i lockdown. Si parla di circa il 51% in più dell’impiego di questi software di sorveglianza.

Se da un lato, per quanto riguarda gli spyware, si è scoperta tutta una serie di applicazioni COVID-19 che hanno spiato e probabilmente continuano a spiare gli utenti raccogliendo molti più dati del necessario, dall’altro, se osserviamo la questione nell’ambito del controllo interpersonale, all’interno delle relazioni intime e famigliari e prendiamo questi dati, confrontandoli anche con i numeri del rapporto di Kaspersky sullo stato dell’arte delle stalking app del 2019, capiamo come questi grafici siano immediatamente riconducibili al business di software in grado di favorire azioni di controllo e di generare meccanismi di sorveglianza assai subdoli e fortemente abusivi nelle relazioni intime, in grado d’ innescare episodi di violenza domestica o di aggravarla.

Il fenomeno degli stalkerware è da circa due anni sotto la lente d’ingrandimento di esperti, soprattutto nelle aree disciplinari afferenti alla sicurezza informatica e al diritto, benché la pratica commerciale di questi software sia ben più datata. L’escalation della diffusione di queste app, a basso costo e facili da usare, ha tuttavia attirato solo di recente l’attenzione degli specialisti, nonché di aziende di sicurezza, che hanno iniziato a discuterne, a fare ricerca sul campo, a migliorare i propri antivirus nella rilevazione delle stalking app e a intraprendere una poderosa opera di sensibilizzazione e di supporto alle vittime. A tal proposito, nel 2019 è nata La Coalizione Contro gli Stalkerware, un’alleanza internazionale stretta da 10 aziende per fermare la pratica degli stalkerware.
IL MERCATO DEGLI STALKERWARE. Il mercato degli stalkerware è florido e ormai da qualche anno si assiste a una vera e propria commoditizzazione di queste app. Questi strumenti sono divenuti cioè un bene generico, diffuso, poco costoso e facile da utilizzare in autonomia, senza possedere particolari abilità informatiche. Il mercato degli stalkerware è tanto subdolo quanto le app che smercia, poiché vi è una richiesta imponente e crescente la cui risposta viene camuffata dall’offerta di app descritte come indispensabili per conseguire risultati opposti rispetto agli esiti in cui sfociano gli utilizzi stessi di tali strumenti, ciò sta a significare, ad esempio, che sono pubblicizzate come applicazioni di sicurezza per i figli, o antifurto per il cellulare o per monitorare dipendenti. Per cui gli stalkerware incarnano un fenomeno strisciante, difficile da contrastare sul piano tecnico e giuridico. A tal proposito basti solo pensare al cambio linguaggio cui si è assistito negli ultimi due anni da parte dei siti su cui gli stalkerware si possono reperire: semplicemente i produttori di strumenti di sorveglianza personale hanno cambiato la loro startegia di marketing non appena hanno capito che non potevano più permettersi di essere espliciti nella vendita di questi strumenti.
Per tali ragioni, anche l’infografica sugli #stalkerware di #donneconloscudo intende porsi come strumento immediato e utile per tutte le donne che hanno ragione di credere di poter essere oggetto di sorveglianza digitale. In essa spieghiamo come sia possibile provare a capire se sul proprio smartphone è installata una stalking app e in tal caso come è meglio comportarsi.